mercoledì 2 gennaio 2013

"Se ti abbraccio non aver paura" (Recensione)

Ciao a tutti!!Ho deciso di iniziare il 2013 con un nuovo proposito: condividere le mie opinioni sui libri che leggo... ho pensato di iniziare con l'ultimo libro che ho terminato nel 2012, e quindi come vedete dal titolo :“Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Ervas

Trama: Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L’autismo l’ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l’America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.


Recensione: Questo libro è tratto da una storia vera, la storia di Franco e Andrea, un padre e un figlio, che si trovano a dover fare i conti con l’autismo. L’autismo è una malattia di cui ancora non si conoscono le cause e che comporta una difficoltà di comunicazione e di integrazione sociale. Da quando Andrea si è ammalato il suo papà, Franco,ha lasciato tutto, e non ha mai smesso di lottare per  cercare di trovare un modo per comunicare con Andrea, per capire anche solo un po’, com’è il mondo in cui Andrea si sente imprigionato.La cosa che più mi ha colpito del libro sono gli scritti di Andrea, che è pienamente consapevole della sua condizione, ho avuto l’impressione che nonostante la difficoltà di comunicazione Andrea riesce ad andare nel profondo delle persone.Il libro narra il loro viaggio attraverso l’America  fatto in sella ad una moto, un viaggio che ha visto i pareri contrari di medici e specialisti, ma che loro affrontano comunque… un’avventura molto intensa e coinvolgente che ci aiuta a capire meglio questa malattia che la nostra società non sa bene come affrontare, perché spesso si ha paura della diversità. Leggere questo libro mi ha aiutato ad uscire fuori dallo stereotipo che mi ero creata, per il quale avevo legato l’autismo all’ essere introversi e al non lasciarsi toccare, invece Andrea entra in contatto con le persone proprio toccando loro la pancia ed abbracciandole, in questo modo riesce a sentirle e si tranquillizza. Io consiglio questo libro a tutti, è una storia bella e forte che insegna ad andare oltre l’apparenza e la diversità, perché c’è tanto ma proprio tanto da imparare dalle persone diverse da noi.Una delle frasi che mi ha colpito di più è stata:"Perchè essere liberi non è solo respirare e avere un ♥ che batte, non basta." Perché, ognuno di noi, chi più chi meno, combatte la sua guerra con la vita… ognuno di noi cerca la libertà.

E voi lo avete letto?? Cosa ne pensate?? 
P.S. Non ho mai scritto per un blog pubblico, quindi sono aperta ai vostri consigli! 
Ciao alla prossima :)

2 commenti:

  1. Ciao e benvenuta tra i blogger!! Bellissima recensione! Già questo libro mi ispirava ma adesso ancora di più!! :D
    Un saluto e a presto! :D
    PS: anch'io ho un blog che parla di libri! :D
    Questo è il link: http://libri-ehr.blogspot.it/

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