lunedì 17 ottobre 2016

Intervista a Luigi Mancini

È la prima volta che intervisto qualcuno, sono felice e concedimelo anche un po' emozionata che la mia prima intervista sia con te.
Non è poi così semplice decidere cosa chiederti perché, è come se certe domande non esigono per forza una risposta…

Ma io ci provo, cominciamo?
• Luigi Mancini: scrittore di origini napoletane che vive a Reggio Emilia questo è ciò che emerge dalla tua biografia, io vedo anche un uomo dall'animo sensibile, malinconico, misterioso, scrivi per esorcizzare qualcosa, scrivi per affrontare i tuoi demoni, credo ci sia qualcosa di te in ogni tuo personaggio, o forse sbaglio?
Ti va di aggiungere qualcosa per farti conoscere di più? 
 
* Intanto, cara Ada, grazie per avermi ospitato.
Sensibile, malinconico e misterioso, dicevi? Beh, io sono sempre stato un tipo strano, a parere degli altri, ho sempre avuto una malinconia immotivata e lacerante, un qualcosa di forte e fragile che tenevo nascosto dentro, che non volevo uscisse fuori, che non credevo potesse trovare condivisione. Ne avevo paura. La mia scrittura nasce da molto lontano, quindi, nasce dall'esigenza che sentivo e sento di spiegare, almeno a me stesso, il male di vivere.

• Ti seguo fin dal tuo esordio, ed ho letto anzi "sentito dentro" tutti i tuoi romanzi, ciascuno dei quali ha lasciato in me un segno, hai un modo di raccontare così particolare, così tuo. Ormai sai quanto adori il tuo stile, il tuo modo di incatenare un lettore e di condurlo dove vuoi... bene a te chiedo: Tra i romanzi che hai scritto ce n'è uno a cui sei particolarmente legato?

* Sono legato a tutti i miei scritti, che siano romanzi o frasi sparse. "La ragazza silenziosa" racconta la tragedia romantica del mio immaginario, ed è per questo che lo ritengo un pezzo importantissimo della mia vita. Non posso certo dimenticare "Il punto esatto di due anime", il primo e sofferto romanzo. Il primo e l'ultimo, quindi, per ragioni diverse e per le stesse emozioni.

• Ogni volta che leggo un tuo romanzo, non è mai solo leggere, è come se attraverso le tue parole scoprissi me stessa, è come se tu regalassi un pezzetto della tua anima, della tua malinconia e io che ti leggo, quel pezzetto me lo porto dentro... ecco questo è quello che provo io nel leggerti, ma cosa provi tu? Cosa si prova a mettersi a nudo così, cosa si prova a lasciare che le persone sentano ciò che hai dentro?

* È difficile, nonostante tutte le parole possibili, spiegare certe sensazioni. Io scrivo per oltrepassare, perché senza i luoghi, le persone e le situazioni che invento, non avrei un posto mio, a volte, e mi sentirei davvero troppo solo, in certi momenti. Riuscire a sfiorare un'altra anima, però, quando ti accorgi che qualcuno ha capito, che qualcuno ha sentito il tuo cuore battere nelle pagine, tutto ha più senso, anche la malinconia.

• Nei tuoi romanzi è esplicita la vena poetica, e durante la presentazione de "La ragazza silenziosa" hai affermato che la poesia è stata fondamentale per te e che Neruda ha influenzato il tuo avvicinamento alla scrittura, vorrei chiederti, spero però di non essere troppo invadente, quale tra le sue poesie ancora oggi, a distanza di anni, quando la rileggi ti “scuote” dentro?

* Neruda fu un regalo, un bellissimo regalo di una persona che ha salvato la mia vita dall'inferno. Parlo di Albina Arpaia, la mia professoressa delle medie. A lei devo davvero tanto. Tornando alle poesie, credo sia molto difficile sceglierne una… visto che me l'hai chiesto, però, dico: "Se tu mi dimentichi".
Con il tempo ho scoperto altri poeti, così oggi posso dire di averne uno in particolare, si tratta di Gustavo Adolfo Becquér, il poeta dei poeti, per me.

• Ti capita mai di rileggere dopo diverso tempo un tuo romanzo? Che effetto ti fa?

* Mi capita, sì, soprattutto in questo periodo, lavorando a una nuova edizione de "Il punto esatto di due anime". La sensazione è sempre quella di voler riscrivere tutto, un continuo "potevo fare meglio". Penso sia normale, però, perché la scrittura cresce, migliora, si nutre di nuove letture, di nuova eloquenza. Non si smette mai di imparare, di migliorarsi. Tengo molto a questa nuova edizione, ci sto lavorando tanto, sto riscoprendo Luca e Anna, luoghi e spargimenti. Verranno anche aggiunte le pagine censurate alla prima pubblicazione. Spero di poterne parlare presto, con più informazioni e con piccoli estratti.

Ci sono anime
che, anche se distanti,
eludendo la prigionia
della carcassa umana,
riescono a incontrarsi
negli angoli più sperduti
dell'universo,
dove si sfiorano
mentre il buio brucia
dove si amano
con infinita ferocia.

• Come sai questa è una delle tue poesie che amo di più, una delle tante eh... devi sapere che oltre a ricopiare le frasi dai tuoi libri, rubo i tuoi stati di Facebook, ma in genere me li tengo per me. Ogni tanto li rileggo, oppure mi tornano in mente così... e questa è un'altra cosa che riesce solo a te... comunque questa poesia invece l'ho condivisa, e diverse persone mi hanno chiesto se ce ne fossero altre, e sì, ce ne sono, ma hai mai pensato di pubblicare una raccolta?

* Spesso, e di ballate, così come preferisco definire le mie folli stesure, ne ho tante, davvero tante… ma c'è sempre qualcosa che mi blocca, come se stessi peccando di presunzione, pensando a una raccolta. La poesia è in un punto altissimo, la scrittura non basta a raggiungere quel punto, a volte. Anche se, lo vedi tu stessa, la gente pensa che basti andare a capo dopo un paio di parole, e spaccia per poesia delle robe abominevoli, senza tregua né pudore.
Io ho tutta la malinconia dei poeti, mi manca il "genio", forse…

Questa non è propriamente una domanda, però ti chiedo, continua a scrivere come sai fare tu, continua a scrivere anche se sembra che la gente cerchi altro...
Scrivi perché hai un grande talento, anche se a volte può farti così male da sembrare una condanna… 
Ok, ho finito le domande… cosa posso aggiungere? GRAZIE, di avermi concesso questa intervista, di avermi dedicato il tuo tempo e ancora una volta GRAZIE per le emozioni che sai regalare scrivendo. 

* Grazie a te, Ada, per tutte le belle parole che hai speso per me. Grazie anche a tutti quelli che mi seguono, che trovano una qualche carezza, un pugno nello stomaco, un bacio, una qualche condivisione emotiva nelle parole che scrivo, negli incubi e nei sogni che racconto…


sabato 1 ottobre 2016

Recensione: "La ragazza silenziosa" di Luigi Mancini

Buon sabato a tutti,
oggi sono qui con la recensione dell'ultimo libro scritto da Luigi Mancini "La ragazza silenziosa", ho acquistato questo libro la settimana scorsa alla fiera "Ricomincio dai Libri", dove ho avuto modo di assistere alla presentazione del libro e conoscere l'autore (Qui il post relativo alla fiera).

La Trama:
Manuel De Luca vive diviso a metà: da una parte la sua routine a Reggio Emilia, il lavoro da copywriter e la frequentazione del Kiss Café, gestito dalla bella barista Nicole; dall’altra i ricordi di un passato fatto di momenti felici, in cui le scene domestiche, l’esempio paterno e la dolcezza di sua madre si affiancano agli incontri intensi con una compagna di scuola. Quello per la ragazza silenziosa è un amore casto, fatto di sguardi e attese, un legame fortissimo che non ha mai avuto un esito.
Ma il passato è destinato a riaffiorare nel corso di un’uscita con Grido, il compagno a quattro zampe di incantevoli passeggiate in campagna; Manuel sarà costretto a chiedersi se rivedrà mai la sua anima gemella: dov’è Giulia?

La mia recensione:
"Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto." Cit. Jane Austen
Oggi la mia recensione comincia così, già dalla presentazione avevo capito che questo libro poteva piacermi... certe cose le senti, e non mi sbagliavo. 
Ho appena terminato il mio viaggio con Manuel e Giulia; ma avrei voluto continuare a leggere di questi due innamorati per mille pagine ancora. Un bellissimo romanzo, un viaggio sorprendente in una Reggio Emilia a me sconosciuta, ma descritta in un modo così suggestivo che mi sembra di esserci stata davvero in quei luoghi. Ho amato questo libro fin dalle prime pagine, prosa e poesia si intrecciano creando qualcosa di meraviglioso, fino ad ora solo Luigi Mancini è riuscito a coinvolgermi così, uno stile ipnotico, coinvolgente, unico, sì, lui è in grado di tessere le parole in modo magistrale... arriva dentro, scava in fondo, le sue non sono mai solo parole, ma sempre qualcosa di più. Mi sono persa e ritrovata tra quelle righe, in mezzo a quelle pagine, La storia narrata ne "La ragazza silenziosa" è una storia d'Amore . Un Amore casto, puro, "non vissuto", ma non per questo meno reale, forte, intenso e struggente. Anzi forse proprio perchè è un Amore fatto di sguardi, resterà eterno senza farsi corrodere dalla realtà. 


Ho amato questo libro così tanto per svariati motivi, per come è scritto, per i personaggi, perchè ognuno di noi custodisce dentro il  ricordo di un amore "non vissuto", per la timidezza di Manuel e Giulia... che mi ricorda così tanto la mia.

Vi lascio un paio di frasi, tra quelle che ho sottolineato e poi trascritto;

E' straziante l'incontro delle persone silenziose; parlarsi è difficile, ma è molto facile riconoscersi e sentirsi, riuscire a comunicare al di là delle parole banali di chi si incontra per la prima volta. Tu e io, invece, inventiamo un curioso legame: incontri casuali, senza parole nè un cenno di saluto. Una storia di sguardi, di milioni di frasi che entrambi non riusciamo a dire.


Ci sono anime
che, anche se distanti,
eludendo la prigionia 
della carcassa umana,
riescono a incontrarsi 
negli angoli più sperduti
dell'universo, 
dove si sfiorano
mentre il buio brucia
dove si amano
con infinita ferocia.



Ecco "La ragazza silenziosa" è tutto questo e molto di più, questa storia d'amore con quel pizzico di mistero che ti incatena alle pagine, merita davvero di essere letta!

Quindi ancora una volta ringrazio l'autore, Luigi Mancini per le emozioni che ha saputo regalarmi attraverso la sua meravigliosa scrittura! 

Vi segnalo anche che oggi e domani potete trovare sul sito www.lesflaneursedizioni.it "La ragazza silenziosa" in sconto al 50% con spedizione gratuita.


Bene lettori, per oggi è tutto... io vi saluto e vi bacio ^_* dandovi appuntamento al prossimo post!




lunedì 26 settembre 2016

Vi porto in fiera con me: Ricomincio dai libri #Jammbell

Buongiorno a tutti,
oggi post un po' diverso dal solito, infatti non si tratta di un post anteprima\presentazione o recensione di dell'ultimo romanzo letto, ma stavolta vi parlo di un evento che si è tenuto nella mia città durante l'ultimo week-end.

Dal 23 al 25 settembre nella bellissima location di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano si è tenuta la terza edizione della fiera del libro "Ricomincio dai libri".
E' l'unica fiera del libro campana e io non potevo assolutamente mancare!
Il progetto per cui nasce appunto l'evento è quello di far conoscere la piccola e la media editoria e di avvicinare quanto più possibile il pubblico alla letteratura, motivazione per la quale l'ingresso alla fiera è completamente gratuito.

Il titolo della fiera "Ricomincio dai libri" si ispira al titolo del film "Ricomincio da Tre" di Massimo Troisi, San Giorgio a Cremano è infatti la città natale del celebre attore e regista, ed all'interno di Villa Bruno è possibile vistare sulle note di Pino Daniele 2 sale in cui ci sono le locandine ed i cimeli dei set cinematografici di alcuni dei capolavori del cinema italiano.




Presenti all'evento case editrici, autori singoli ed associazioni culturali che si sono avvicendati in presentazioni ed eventi creati per far interagire pubblico e autori.

Molto toccante è stato il progetto d'arte pubblica "Zapatos Rojos" di Elina Chauvet a cura di Francesca Guerisoli, attraverso una rete di solidarietà sono stati raccolte delle scarpe rosse ed ogni paio di scarpe rappresenta una donna, la traccia di una violenza subita e queste scarpe disposte lungo un percorso rappresentano una marcia di donne assenti, un corteo che sottolinea il dolore che tale mancanza provoca a livello sociale.



Io ho potuto partecipare alla fiera solo per poche ore, ed ho scelto domenica perchè dalle ore 10 si è tenuta la presentazione dell' ultimo libro di Luigi Mancini, "La ragazza silenziosa". Seguo Luigi dal suo romanzo d'esordio e ormai sapete quanto io adori il suo stile, la sua scrittura evocativa, il suo modo di arrivare a toccare l'anima delle persone... quindi non so descrivervi a parole quello che ho provato nell'incontrarlo finalmente, incontrare finalmente una persona che da anni mi regala emozioni, e ascoltare come nasce un romanzo, cosa può averlo ispirato, è stato per me un onore. Mi dispiace che l'emozione e la timidezza abbiano preso il sopravvento, tanto che non sono riuscita a dire più di qualche parola... quindi approfitto  di questo post per ringraziare Luigi, per le emozioni che sa suscitare scrivendo e per le belle parole che mi ha regalato, spero continui a scrivere sempre con la passione che lo contraddistingue, ha talento ed umiltà... doti che spesso mancano ad altri che si professano "scrittori".




Mi sarebbe piaciuto tanto poter restare di più, assistere ad altre presentazioni, conoscere nuovi scrittori e nuovi romanzi, e perchè no, partecipare allo speed date letterario, magari avrei incontrato "l'amore"... :D (scherzo)

Da ultimo lasciatemi ringraziare la mia amica Rosy, che ha vissuto con me l'esperienza della fiera ed ha scattato le foto presenti nel post.

E' stato bellissimo partecipare alla fiera "Ricomincio dai Libri", e trovarmi in un posto in cui poter condividere con altri la mia passione per la lettura, spero che in futuro ci saranno più eventi così a cui partecipare.

Adesso vi saluto e vi bacio ^_* dandovi appuntamento al prossimo post!



martedì 30 agosto 2016

Recensione: "L'amore è un rischio" di Luigi Mancini

Buongiorno a tutti!
Come procedono le vacanze?
Io sono appena tornata e vi propongo la recensione de "L'amore è un rischio" di Luigi Mancini:




Daniele non è più il ragazzo di una volta: la prigione l’ha reso irascibile e ostile. Dopo aver pagato per colpe non sue, aver perso la fidanzata, il lavoro e il rispetto, una volta fuori il suo obiettivo è quello di vendicarsi del torto subito. Il destino però lo condurrà a Valencia per dargli una possibilità di riscatto e dimenticare il passato: sua cugina Paola, che gestisce un rinomato Night, decide di assumerlo come buttafuori e autista.

Claire è una giovane ballerina che però non ha coronato il suo sogno e, dopo aver perso i suoi genitori in un incidente, è finita a fare la spogliarellista per potersi mantenere. Sensibile e riservata, vuole tenersi lontana dagli uomini, soprattutto da Daniele che irruente invade la sua vita: quello sconosciuto – pieno di tatuaggi e muscoli, dal sorriso beffardo e gli occhi tristi – è antipatico come pochi e maledettamente attraente…

Ma il passato non perdona e vecchi rancori bussano alla porta e manderanno in crisi il labile equilibrio costruito dai due…


Chi di voi segue questo blog sa quanto io adori lo stile di questo scrittore, sempre singolare, raffinato e autentico spesso infatti mi capita di trascrivere su un taccuino le frasi rubate ai suoi romanzi che mi colpiscono di più... quindi appena ho visto su amazon il suo nuovo romanzo non ho esitato ad acquistarlo. Questo libro mi ha tenuto compagnia per buona parte della mia vacanza, io adoro leggere al sole di pomeriggio, quando la spiaggia è quasi deserta con il rumore del mare in sottofondo... e non potevo scegliere forse compagnia migliore. Il romanzo è narrato in terza persona ed è a mio avviso molto coinvolgente, ai due personaggi principali ci si affeziona senza esitazione e si divorano le pagine perchè la lettura piacevolmente avvincente, alla storia d'amore si aggiunge quel pizzico di thriller che ti prende e non ti fa staccare gli occhi dalle pagine.
Questo però a differenza degli altri romanzi forse è un po' carente nella descrizione dei personaggi antagonisti, insomma io mi aspettavo dei "cattivi" più spietati... e una Spagna descritta un po' più dettagliatamente.
Complessivamente però ho amato questo romanzo e lo consiglio a chi cerca un romanzo intrigante ma allo stesso tempo leggero.
Bene lettori, per oggi è tutto... io vi saluto dandovi appuntamento a prestissimo con nuovi post!


giovedì 12 maggio 2016

Recensione: "L'eternità Rubata" di Luigi Mancini

Buongiorno a tutti lettori!
Manco ormai da tempo qui sul blog, e me ne rammarico, ma nell'ultimo periodo ho davvero poco tempo da dedicare alle letture piacevoli...
Ma oggi sono qui con una nuova recensione si tratta del libro: "L'eternità Rubata" di Luigi Mancini



Una mattina di Marzo gli occhi di Elisa sfiorano per un istante di troppo quelli di Stefano, un cantautore sconosciuto della provincia di Napoli, destinato a scombussolare il cuore della donna. I due non potrebbero essere più diversi... Lui, un ragazzo semplice e malinconico, senza lavoro e libero; lei, ricca, prigioniera delle sue scelte e sposata a un uomo prepotente e pericoloso. Questa è la storia di due fragili e inseparabili anime. In un luogo come Casandrino, quando l'amore accade, viene visto come un demone da esorcizzare. I due si innamorano, si straziano la pelle e l'anima, sfidano la malvagità di persone corrotte e senza pietà alcuna, sfidano se stessi e l'eternità.L’eternità rubata.



Ho cominciato a leggere questo romanzo ieri pomeriggio in metropolitana, mentre tornavo dall'università e non sono riuscita a staccarmene per tutto il resto della serata, fino a notte fonda, ero incatenata a quelle pagine...volevo terminarlo. 
Un romanzo travolgente, drammatico, struggente, appassionato, erotico senza mai essere volgare.
L'autore ci trascina in questa storia, in una Casandrino degli anni 80 e descrive perfettamente mentalità di provincia, e l'amore di Elisa e Stefano sfida tutti i preconcetti ed i tabù, perchè tra loro non c'è una semplice attrazione, dal primo sguardo capiamo che si sono sempre appartenuti e che il loro è un amore puro e appassionato un sentimento forte e destinato a poche persone. Un romanzo che ti resta dentro con parole che senti, che graffiano e che rimbombano nel profondo, dove solo in pochi riescono ad arrivare.
Lettura consigliata a TUTTI non potrete non amare questa storia. Io ringrazio l'autore Luigi Mancini per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo, e per le emozioni che mi ha regalato... non si smentisce mai! 


Luigi Mancini nasce il 5/09/1980 e vive a Reggio Emilia. Scrive fin da giovanissimo, soprattutto poesie. Ama la musica e scrive canzoni. “Il punto esatto di due anime” è il suo romanzo d’esordio e QUI trovate la mia recensione.

Io vi lascio dandovi appuntamento al prossimo post, non posso promettervi che sarà prestissimo, perchè ultimamente le mie letture hanno esclusivamente uno sfondo giuridico, storico o economico... ma tornerò appena posso... promesso!